mercoledì 12 ottobre 2016

L'Uso dei semi in un clima che cambia

Dopo una rigogliosa estate, in ottobre la natura si prepara al lungo sonno invernale.
Il mese tradizionalmente associato alla raccolta di funghi e castagne, è però un tempo ancora propizio per il lavoro dei campi.
Nella prima metà del mese, in fase di luna crescente, i contadini effettuano le semine di ravanelli, carote, cavoli e lattuga, sia in semenzaio sia in piena terra, e procedono al trapianto delle erbe aromatiche e alla loro moltiplicazione. Altre erbe, come alloro, origano, timo, prezzemolo, rosmarino e salvia vengono invece raccolte e poste ad essiccare.
In fase di luna calante, corrispondente alla seconda metà del mese, gli agricoltori rimuoveranno le erbacce e le piantine giunte alla fine del loro ciclo vegetativo, preparando i campi alla nuova semina, mentre semineranno indivia, radicchio, fave, cavolo verza, valeriana, spinaci e piselli.
In ottobre quindi, attraverso la semina, si gettano le basi del futuro raccolto.
Anche amarMET, raccogliendo l'invito di Fattorie Aperte in occasione della Giornata dell'alimentazione in fattoria intitolata "Il Clima sta cambiando. L'Alimentazione e l'Agricoltura anche", propone una riflessione sui semi e sul loro utilizzo, con un'attenzione particolare al territorio di Santarcangelo di Romagna e all'incidenza dei mutamenti climatici sul fiume Uso e sulla sua vegetazione spondale: una passeggiata di riconoscimento e raccolta, guidata da esperti del settore, permetterà ai partecipanti di maturare piena consapevolezza sull'argomento.  
Anche i più piccoli saranno invitati, attraverso un laboratorio mirato alla creazione di un piccolo semenzaio, a prendere coscienza dell'importanza dei semi e del loro impiego in accordo alla stagione.
Con la speranza che i semi della terra possano trasformarsi anche in semi dell'intelletto.